lunedì 27 maggio 2013


Vestitevi di bianco e andate a fare Capoeira!

La capoeira non è un’arte marziale, è un misto di combattimento, canto, suono e ballo.  Si caratterizza per la sua armonia di movimenti, e per questo molti erroneamente la scambiano per danza. Essa fu creata principalmente dagli schiavi africani deportati nelle piantagioni brasiliane. Si distinguono diversi stili di capoeira:
Regional, la più coreografica e acrobatica che privilegia capriole e salti.
Angola,  che mette maggiormente in contatto i corpi dei due combattenti.
Primitiva, che rispecchia il vero fondamento della lotta.
Estilizada e Contemporanea, una sorta di mix dei tre stili sopra esposti.
Avete mai visto anche su una spiaggia ragazzi e ragazze in cerchio seduti, con due combattenti al centro vestiti di bianco? Probabilmente senza saperlo avete assistito a quella che si chiama “Roda” di capoeira. La roda è un microcosmo che riflette il macrocosmo della vita: gli elementi che la caratterizzano sono la malizia,  il rispetto, la responsabilità, la provocazione, la competizione e la libertà.
Vi ricordate la famosa scena con Vincent Cassel in “Ocean Twelve”?



Bene, lì vi siete trovati di fronte ad un assaggio di capoeira.
Ma quello di cui voglio parlare in questo post è dell’abbigliamento del capoeirista.
Elemento fondamentale è l’abadà: il classico pantalone bianco che favorisce i movimenti nel combattimento. Tendenzialmente è il bianco il colore predominante. L’abadà è adornato da una corda (o cordeo), che in base al livello raggiunto dal capoeirista ha un colore diverso. Si può dire che la corda rappresenta l’equivalente della cintura per chi fa karate o judo. Sull’abadà si possono indossare magliette, canotte o top sempre di colore bianco. L’unica eccezione è fatta per lo stile Angola, caratterizzato dai colori giallo e nero. Come vedete l’abbigliamento è molto semplice, soprattutto adatto all’estate in arrivo. Ovviamente si combatte da scalzi. La spiaggia è il luogo ideale per divertirsi e fare sport. Non a caso in Brasile non è affatto difficile trovare gruppi di ragazzi che si sfidano sulle spiagge con mosse di capoeira. Non solo gli uomini combattono, vi sono anche numerose donne.  Se posso dirlo, per quel poco che ho praticato questo “sport”, (anche se definirlo tale è comunque riduttivo) circa due anni, le donne sono molto più aggraziate nei movimenti ed è molto più belo vedere combattere una donna capoeirista che un uomo. Tra l’altro chi ricorda Tekken? Il gioco della playstation? Il mio personaggio preferito non a caso era Christie, la brasiliana capoeirista, con lei riuscivo sempre a vincere grazie a tutte le piroette che riusciva a fare, colpendo l’avversario un po’ ovunque.
Allora cosa state aspettando? Vestitevi di bianco e andate a fare capoeira.
Come potete notare, stavolta ho preferito offrirvi meno immagini e qualche video in più, la capoeira non può essere “mortificata” in una foto, essa è movimento, e come tale va apprezzata. 






Abbigliamento da capoeira.

Capoeira sulla spiaggia.
Christie, Tekken.



Concludendo, la canzone rock che ho scelto per accompagnare questo post è degli Editors. Con la capoeira non ha nulla in comune, ma il video mi sembra abbastanza energico. C'è gente che corre, liberamente per strada, verso una meta. Si comincia con un ragazzino che corre e pian piano se ne aggiungono altri. Il titolo del brano è "Papillon". (A.)





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